Di Mariarosaria Petti
Ero appena adolescente quando incontrai al cimitero del mio paesino di provincia una signora anziana che si occupava amorevolmente della tomba di una giovane ragazza. Pensai che si trattasse della nipote scomparsa o di qualche altra persona cara di famiglia. La donna imbastì facilmente il dialogo con la me introversa di più di 15 anni fa. “Me lo chiedono tutti – ruppe il silenzio la mia interlocutrice – se questa bella ragazza era mia nipote. No, non lo era”. Il mistero s'infittiva, ma io rimanevo sulle mie. “Quando mio marito si è ammalato, Giorgia, la figlia del nostro vicino di casa, ci ha accompagnato per diversi mesi in ospedale per le terapie. Quando vengo a far visita al mio Tonino, porto un fiore anche a lei”.
Quel giorno ho imparato cosa sia la gratitudine. Me lo ha insegnato quell'anziana con il suo gesto semplice di porgere un fiore ad una ragazza che per pochi mesi ha attraversato la sua vita rendendola migliore.
È quello che ha fatto Patrizia Pastore con me: le nostre vite si sono incrociate per una manciata di anni, un tempo sufficiente in cui ha saputo rendere migliore la mia esistenza. È per questo che le sono grata e continuo ad esserlo anche a oltre due anni dalla sua scomparsa.
La gratitudine rinfranca il cuore ma inchioda ad una domanda: come posso ricambiare tutto il bene e il bello che una persona ha seminato nella mia vita, permettendomi di fiorire? Non c’è nulla di paragonabile allo sguardo di fiducia che si posa su di te di chi crede nelle tue possibilità. Ci sono però infinite sfumature con cui provare a dire grazie per il bene ricevuto.
Una di queste è la nascita di questo sito web, interamente dedicato a Patrizia, a cura di un nutrito gruppo di familiari e amici.
La vita di moglie e mamma, le esperienze lavorative, gli anni di associazionismo e volontariato hanno rappresentato per Patrizia dimensioni in cui ha tessuto relazioni autentiche, ponendosi sempre in ascolto, a servizio e supporto del suo prossimo.
Abbiamo voluto raccogliere il prezioso tesoro di memorie legate alla sua figura, perché capaci ancora di generare confronto e condivisione. È con questo spirito che il sito web accoglie anche un blog, affinché la riflessione su temi cari alla nostra amica comune possa continuare, a partire da quel “filo d'amore" che Patrizia ha saputo tessere tra generazioni e mondi diversi.
Ringraziamo Giulia Violanti per aver realizzato l'immagine della homepage e Alexandre Scialoia per aver progettato un sito elegante e funzionale. Grazie ad Antonio D'Alessandro, insieme ai suoi ragazzi, Vanessa, Noemi, Romolo e Aurora per aver supportato il progetto dall'inizio. Grazie agli amici di diverse realtà e associazioni che ci aiuteranno a mantenere aggiornato il blog.
Questo sito web è una luce che vogliamo mantenere accesa, la stessa che Patrizia ha emanato nelle vite di tutti noi.
Di Mariarosaria Petti
Ero appena adolescente quando incontrai al cimitero del mio paesino di provincia una signora anziana che si occupava amorevolmente della tomba di una giovane ragazza. Pensai che si trattasse della nipote scomparsa o di qualche altra persona cara di famiglia. La donna imbastì facilmente il dialogo con la me introversa di più di 15 anni fa. “Me lo chiedono tutti – ruppe il silenzio la mia interlocutrice – se questa bella ragazza era mia nipote. No, non lo era”. Il mistero s'infittiva, ma io rimanevo sulle mie. “Quando mio marito si è ammalato, Giorgia, la figlia del nostro vicino di casa, ci ha accompagnato per diversi mesi in ospedale per le terapie. Quando vengo a far visita al mio Tonino, porto un fiore anche a lei”.
Quel giorno ho imparato cosa sia la gratitudine. Me lo ha insegnato quell'anziana con il suo gesto semplice di porgere un fiore ad una ragazza che per pochi mesi ha attraversato la sua vita rendendola migliore.
È quello che ha fatto Patrizia Pastore con me: le nostre vite si sono incrociate per una manciata di anni, un tempo sufficiente in cui ha saputo rendere migliore la mia esistenza. È per questo che le sono grata e continuo ad esserlo anche a oltre due anni dalla sua scomparsa.
La gratitudine rinfranca il cuore ma inchioda ad una domanda: come posso ricambiare tutto il bene e il bello che una persona ha seminato nella mia vita, permettendomi di fiorire? Non c’è nulla di paragonabile allo sguardo di fiducia che si posa su di te di chi crede nelle tue possibilità. Ci sono però infinite sfumature con cui provare a dire grazie per il bene ricevuto.
Una di queste è la nascita di questo sito web, interamente dedicato a Patrizia, a cura di un nutrito gruppo di familiari e amici.
La vita di moglie e mamma, le esperienze lavorative, gli anni di associazionismo e volontariato hanno rappresentato per Patrizia dimensioni in cui ha tessuto relazioni autentiche, ponendosi sempre in ascolto, a servizio e supporto del suo prossimo.
Abbiamo voluto raccogliere il prezioso tesoro di memorie legate alla sua figura, perché capaci ancora di generare confronto e condivisione. È con questo spirito che il sito web accoglie anche un blog, affinché la riflessione su temi cari alla nostra amica comune possa continuare, a partire da quel “filo d'amore" che Patrizia ha saputo tessere tra generazioni e mondi diversi.
Ringraziamo Giulia Violanti per aver realizzato l'immagine della homepage e Alexandre Scialoia per aver progettato un sito elegante e funzionale. Grazie ad Antonio D'Alessandro, insieme ai suoi ragazzi, Vanessa, Noemi, Romolo e Aurora per aver supportato il progetto dall'inizio. Grazie agli amici di diverse realtà e associazioni che ci aiuteranno a mantenere aggiornato il blog.
Questo sito web è una luce che vogliamo mantenere accesa, la stessa che Patrizia ha emanato nelle vite di tutti noi.